mobiliare e immobiliare
L’attività di recupero crediti è molto particolare e difficile; per questo motivo è necessario che ad occuparsene sia esclusivamente personale formato e pronto a fronteggiare situazioni molto complicate.
Possiamo semplificare l’attività di recupero crediti definendola come ciò che si mette in atto quando un soggetto che vanta un credito nei confronti di un suo debitore, non riuscendo a smobilizzarlo, ne affida la riscossione ad un’agenzia specializzata nel recupero dello stesso. Questa, attraverso azioni legali, si impegna ad ottenere il pagamento della somma indicata.
Queste azioni di recupero del credito si possono suddividere in due fasi: la fase stragiudiziale e la fase giudiziale.
Abbiamo anni di esperienza nelle azioni di recupero del credito per mezzo di procedure esecutive mobiliari presso il debitore e di procedure esecutive immobiliari. Nell’ambito di queste attività eseguiamo ricerca di beni da pignorare con modalità telematiche tramite accesso alle banche dati delle pubbliche amministrazioni e dell’anagrafe tributaria. Effettuiamo ispezioni e ricerca di informazioni nei confronti dei privati per l’individuazione delle fonti di reddito presso istituti e amministrazioni competenti.
La fase giudiziale del recupero crediti è composta da un insieme di azioni volte a dare al creditore un titolo esecutivo utile per avviare il recupero coatto del credito, rivalendosi sul patrimonio del debitore.
Il ricorso per ingiunzione è eseguibile solamente se il credito vantato è certo e documentato, definito nel suo ammontare liquido ed esigibile, ma è il procedimento più veloce per ottenere il titolo esecutivo.
Se il creditore ha già un titolo esecutivo, può richiedere al debitore il pagamento del debito entro un termine stabilito in dieci giorni. Trascorso questo termine il creditore può quindi richiedere all’ufficiale giudiziario il pignoramento dei beni posseduti dal debitore per un importo pari al debito vantato.
Se esiste motivo per credere che il debitore nasconda beni posseduti per evitarne il pignoramento, si può procedere, prima di effettuare l’azione legale, con il sequestro conservativo, ovvero un procedimento preventivo utile a vincolare i beni.
Se dagli accertamenti patrimoniali precedentemente effettuati è stato riscontrato un capitale insufficiente a onorare il debito la fase giudiziale non è consigliata infatti, in un caso simile, le spese legali sarebbero a carico del creditore.